SULMONA – Energia dalle foglie di the, biglietti da visita e mollette per i panni dai prodotti assorbenti alla persona, compost dai fanghi di depurazione, prodotti edili dalle cave dismesse e interi appartamenti arredati con gli ingombranti recuperati.
Questi sono solo alcuni degli esempi di riuso di oggetti e rifiuti che imprenditori e amministratori di società pubbliche hanno portato stamattina ad esempio nel convegno “#Sst – Sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato da Cogesa Spa, in collaborazione con Utilitalia, nella ex sede di Sviluppo Italia.
Da tutti, pubblici e privati, è arrivato l’appello al legislatore a sbloccare le norme sul cosiddetto ciclo dell’end of waste, fine dei rifiuti e riuso di tutti i materiali. Già perché oggi le buone pratiche del riuso e del riutilizzo che con responsabilità mettono in atto le società pubbliche o adottano le imprese private con grandi sacrifici sono più all’avanguardia delle attuali normative. In questo senso si è fatta carico del corale appello il consigliere regionale e sindaco di Prezza Marianna Scoccia, che ha annunciato maggiore attenzione su bandi regionali dedicati ad imprese sostenibili.
Allo stesso modo, il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, ha sottolineato come lo
sviluppo del territorio deve ripartire dalle aziende green e dall’economia circolare, in un’ottica di responsabilità sociale di impresa.
I tre principali aspetti della sostenibilità, cioè l’ambiente, la società e l’economia, come patrimonio dei territori e delle imprese, sono stati introdotti da Elisabetta Bottazzoli, che ha moderato i lavori per conto di Utilitalia, che ha partecipato col direttore del settore Ambiente, Luca Mariotto.
“L’impegno è su 17 macro obiettivi, dalla salvaguardia delle risorse alle reti intelligenti, fino al contrasto alla povertà – ha detto – Tutti impegni che costituiscono un decalogo che è l’agenda 2030”.
Alessandro Pacchiarotti, responsabile programmazione di Saca, ha illustrato i progressi sull’adeguamento dell’impianto di deputazione di Pescocostanzo e sulla realizzazione del nuovo a Pescasseroli, lanciando la proposta del compost dai fanghi di depurazione, che sono di ottima qualità.
Per Carmine Di Benedetto, dirigente di Panthex International, la sostenibilità ha significato recuperare e bonificare un ex stabilimento chimico nel nucleo industriale di Sulmona, che sarà operativo a fine anno.
Ha colpito tutti, poi, il centro del riuso di Ecolan, illustrato dal responsabile Servizi Gabriele Di Pietro, che raccoglie mobili e utensili di ogni tipo e che sono serviti ad arredare interi appartamenti di persone in difficoltà.
Ha tenuto tutti incollati sullo schermo il video della Fater, la multinazionale di Pescara, leader in Italia nella produzione di prodotti assorbenti per la persona e titolare di un brevetto unico al mondo di recupero di plastica, cellulosa e polimeri super assorbenti da pannolini e pannoloni. L’impianto si trova a Contarina (Treviso) e Guido Poliseno, manager della multinazionale, ha cacciato dal suo taschino i biglietti fatti con cellulosa riciclata da prodotti assorbenti.
“È la prima volta in 32 anni che una società pubblica chiama in causa imprese private – è intervenuto Marco Tirimacco, amministratore di Pavind Srl – Io credo che invece la perfetta sinergia tra pubblico e privato sia il giusto stimolo per sollecitare il legislatore a fare norme al passo coi tempi e con le nostre pratiche innovative”.
Il riuso dei prodotti da costruzione e il riutilizzo del 90 per cento dei rifiuti che entrano in azienda è il risvolto concreto della sostenibilità ambientale per Antonio Cascianelli di Spica Srl.
Pietro Guardiani, direttore di Refresco Group, leader mondiale nell’imbottigliamento di bibite per conto terzi, ha ricordato assieme a Daniela Grandi come ci si possa impegnare – nonostante la grande produzione di plastica – con la creazione di energia dalle foglie di the o coinvolgendo le scuole nel riuso delle bottiglie con il progetto Think Green.
Ha concluso i lavori del convegno l’amministratore unico del Cogesa SpA Vincenzo Margiotta, che ha sottolineato il valore sociale ed economico del rifiuto.
“Rifiuto è uguale a risorsa – ha detto – e su questo stiamo lavorando con Fater e Ecolan per un nuovo impianto da realizzare a Sulmona per il riciclo di prodotti assorbenti alla persona. Altra cosa che a breve inaugureremo è un impianto per la produzione di materia con cui produrre energia. La svolta di Cogesa è questa e noi stiamo facendo del nostro meglio per tutelare l’ambiente, con la convinzione che ognuno di noi deve fare la sua parte. Dai cittadini con la raccolta differenziata alle imprese e le società con i processi produttivi”.